PROLOGO: Trinity Canyon, Nevada

 

Molto, molto tempo prima che fosse scritta la prima pagina della storia conosciuta dell’uomo, quando questo luogo era denominato da una lingua scomparsa nelle pieghe dell’oblio, qui fu consumato l’ultimo atto di una guerra come mai si era vista, una guerra combattuta fra due Dei Antichi ed i loro accoliti.

Le forze di Gaia e quelle del serpentino Set si erano battute senza quartiere. Set dovette abbandonare questo piano mortale, le sue forze furono quasi completamente annientate. Ma essi ebbero il tempo di infliggere un ultimo colpo alla Triplice Alleanza degli uomini, dei lupi e dei draghi. Una maledizione rese gli uomini nemici di entrambi e discordi fra loro, ispirando la futura leggenda del caos di Babilonia. E una magia chiuse quanto rimaneva dei figli dell’uomo e del drago in tante prigioni, prigioni che poi vennero sepolte perché nessun uomo potesse mai mettersi in contatto con il suo vecchio alleato. Sempre i messi di Set si assicurarono che false leggende e terribili dicerie, rafforzate da incantesimi di morte e caos, venissero seminate nella memoria delle genti che sarebbero venute ad abitare in prossimità di quella prigione. E i potenti guerrieri draconici di Gaia, i loro spiriti disincarnati, costretti in quel terribile limbo in terra, invano invocarono, millennio dopo millennio, almeno la loro libertà.

Il primo atto della liberazione avvenne, ironicamente, quando i coloni europei decimarono e portarono all’estinzione intere tribù del territorio nordamericano, inclusi coloro che si ritenevano i custodi in buona fede degli spiriti maligni del sottosuolo, la Tribù del Sole. A quel punto, Set era lontano, dimenticato a sua volta tranne che dai suoi pochi fedeli, a sua volta impegnati dai discendenti sopravvissuti dei lupi guerrieri di Gaia.

Il secondo atto della liberazione fu l’operato dell’inconsapevole uomo moderno. Nel XX secolo d.C., i suoi numerosi test nucleari, nel Nevada, trasformarono i rettili che vi abitavano in creature intelligenti, bipedi, e desiderose di vivere la loro solitudine al sicuro da quell’umanità che li aveva creati. Questi nuovi Sauridi misero radici nel Trinity Canyon, ove vissero in pace per decenni.

Il terzo atto della liberazione fu l’intervento di una specie extraterrestre, i Dire Wraith. Questi, vedendo nei Sauridi un possibile ostacolo ai loro piani di conquista del mondo, attaccarono i rettili e li trucidarono, spingendo alla fuga un’esigua minoranza. Ironia della sorte, questi alieni che credevano nella magia fecero l’errore di lasciarsi dietro i fantasmi dei Sauridi, spiriti molto inquieti e determinati ad avere giustizia.

Il quarto atto della liberazione si aprì con la distruzione di Phoenix per opera di Maelstrom, nelle vesti del Celestiale Nero. Fu durante la ricostruzione che gli eventi portarono alla liberazione di due guerrieri-drago: Genocyder e Raptor il rinnegato. E durante la battaglia contro di loro, resi folli dal lungo esilio del quale poterono contare ogni singolo giorno, un uomo dal cuore nobile, Jonaton Earthgreen, una semplice guardia giurata, offrì la propria essenza per placare la furia di Raptor. E così i Rangers, i difensori dell’Arizona, poterono almeno sconfiggere e riportare Genocyder al suo esilio. E Raptor divenne poco dopo un Ranger.

Il quinto atto della liberazione fu la chiamata dei Sauridi, cioè dei loro spiriti. Contattando Bonita Juarez, alias Firebird, essi guidarono i Rangers nel cuore della prigione dei guerrieri-drago. E solo grazie alla testimonianza di Raptor, convalidata dal recente attacco e dalle parole di uno spietato nemico, Bonita Juarez ora sa tutto questo. Sa la verità.

E farà qualunque cosa per aiutare i guerrieri prigionieri!

 

 

MARVELIT presenta

I RANGERS

Episodio 29 – Epifania Diabolica (Parte II)

Di Valerio Pastore

 

 

Anche il suo nome era incredibilmente vecchio. Nel corso della storia umana è sempre stato denominato l’Avversario. Nativo di una dimensione caotica, dal giorno in cui pose i suoi occhi crudeli sulla Terra, desiderò impiantare su di essa i semi del proprio mondo. Diverse volte aveva tentato, altrettante aveva fallito, ed era stato ricacciato.

“Questa volta ho preferito prendere una scorciatoia, per così dire,” disse la mostruosa creatura, tenendo ben salde in spire di solida roccia le impotenti figure di coloro che erano giunti in soccorso delle anime prigioniere:

 

Ø  Puma (Thomas Fireheart), il guerriero felino.

Ø  Texas Twister (Drew Daniels), un ex cowboy dotato del potere dei venti.

Ø  Shooting Star (Victoria Star), compagna di Drew e figlia di uno scienziato dell’AIM.

Ø  Aquila Americana (Jason Strongbow), il potente guerriero Navajo.

Ø  Red Wolf (William Talltrees) e Lobo, rispettivamente sciamano-guerriero Cheyenne e il suo fedele lupo.

Ø  Phantom Rider (Hamilton Slade), archeologo ed eroe quando, come ora, era posseduto dallo spirito dell’intrepido antenato Carter Slade.

 

“Sapendo che avrei trovato la strada bloccata da quell’intrigante seccatore di Forge[i], ho vagato per diverse dimensioni alla ricerca di qualcuno che potesse essermi di aiuto, e indovinate un po’? Ho trovato la casa di Set. Lui ha bisogno di togliersi questi seccatori dai piedi, io ho bisogno di bravi soldatini, così mi ha aperto la sua porta. Quanto a voi, visto che un branco di supereroi ha osato sbarrarmi la strada, userò dei supereroi come avanguardia dei miei nuovi araldi del caos.

“Che cosa buffa che i difensori dell’umanità siano così impazienti di distruggerla. Ma in fondo, un po’ di rancore dopo essere stati dimenticati dalle ingrate genti giorno dopo giorno, per più di cinquantamila anni, fa quest’effetto. Ditemi, ‘eroi’, avete un ultimo desiderio?”

Dietro l’Avversario, riversi a terra, privi di conoscenza, stavano i corpi degli ultimi due membri del gruppo: Raptor il rinnegato e Firebird. Una fiamma scarlatta copriva quei corpi. L’oscuro demone aveva scoperto che essa fungeva da barriera. Ma se era pur vero che non riusciva a finire quei due mortali, almeno i loro spiriti erano stati isolati dai corpi; e questi non avrebbero vissuto che poche ore senza la loro essenza. Si trattava solo di attendere…

 

Firebird non aveva intenzione di fare altrettanto.

Fra lei e il suo corpo, fra lei ed i suoi compagni, c’era come un velo di cristallo indistruttibile. Bonita Juarez era una supereroina, ma non era pratica di magia, non sapeva come fare ad aiutare i suoi amici.

Non sapeva come aiutare se stessa.

Soprattutto ora che aveva una priorità maggiore: le centinaia di spiriti tutt’intorno a lei. Centinaia di guerrieri-drago che la fissavano con occhi rilucenti di gelida furia, puro odio.

Tutti tranne uno: colui che si parava a sua difesa, il guerriero non a caso chiamato il Rinnegato. “La vostra rabbia è malriposta, fratelli e sorelle. Questi umani sono qui per aiutarci.”

In risposta, come una le creature spalancarono le bocche e il loro grido combinato fece tremare l’aria. Istintivamente, Firebird si mise le mani alle orecchie, anche se quel suono in realtà aggrediva la sua essenza spirituale, non i canali auditivi.

“Loro ci hanno tradito, Rinnegato. Loro ci hanno abbandonato. Non sono migliori di coloro che abbiamo combattuto! E quando saremo liberi, pagheranno per le loro colpe!”

“Non ci hanno abbandonato! Coloro che combatterono con noi sono morti da tempo immemorabile, e chi li seguì non sapeva neppure della nostra esistenza! La prima volta che mi sono reincarnato, la mia giusta ira occludeva il mio giudizio, ma ora è diverso!”

“O forse il tuo giudizio è stato offuscato dal condividere il tuo corpo con quello di un misero umano,” gli fu risposto. “Del resto, non fosti chiamato Rinnegato per la tua affezione a queste deboli creature?”

“Fui chiamato così per il rapporto che instaurai con una di loro, ma la mia dedizione contro Set il Malefico non è mai venuta meno! Potete negarlo?! Perché volete distruggere una volta per tutte l’Alleanza Sacra? Non ha senso!”

“Li abbiamo chiamati, li abbiamo invocati, li abbiamo pregati. I nostri custodi, anziché ascoltare, hanno preferito le menzogne, uccidendo quei pochi che ci hanno creduto. Set è malefico, ma l’umanità è volubile, imprevedibile, inaffidabile. Merita di essere dominata, non di dominare il mondo su cui cammina.”

Raptor chinò il capo, sconsolato. “Non capiscono, e purtroppo so cosa provano. Mi dispiace, guerriera.”

Bonita gli posò una mano sulla spalla. “Non è colpa tua. Almeno tu hai appreso la verità, e grazie a te l’ho appresa a mia volta. Se solo i tuoi fratelli potessero condividere come te la loro essenza con quella di un uomo di cuore come…” E solo in quel momento, si accorse di un altro particolare fuori posto. “Dov’è Jonaton?”

 

Il corpo di Raptor mosse una mano. L’avversario, intento a giocare con i Ranger, non lo notò.

Raptor il Rinnegato aprì gli occhi. La fiamma di Firebird che lo proteggeva si estinse. Si alzò in piedi. Il suo sguardo furioso era fisso sul demone oscuro. Non aveva bisogno di essere un mago per capire di trovarsi di fronte ad una minaccia da non sottovalutare. E anche se era contro la sua stessa natura, non aveva che una scelta!

 

“Comincerò da te, Red Wolf,” disse l’Avversario avvicinandosi al guerriero cheyenne. “Ne devo una a Set. Quale migliore dono della vita tua e del tuo compagno, rappresentanti della specie da lui più odiata?”

E in quel momento, le mani di roccia che tenevano stretto il corpo di Lobo si incrinarono.

“Cosa..?” Era uno strano contrasto, il tono improvvisamente preoccupato unito a quel mostruoso ghigno perenne.

Accadde in un batter d’occhio: sciabole di luce apparvero lungo le crepe. Le pietre esplosero e il lupo di Red Wolf, furia incarnata dal corpo ora avvolto da un fuoco bianco, saltò addosso all’Avversario! Un solo morso, e le sue zanne fecero esplodere la mano sinistra in un geyser di luce nera!

Nooooo!! Questo è impossibile!” Il demone respinse il suo aggressore con un colpo di energie mistiche. Lobo, anziché esserne ucciso, fu semplicemente sbattuto all’indietro. Uggiolò, ma subito dopo, rotolò su se stesso e atterrò sulle zampe, ringhiante, il pelo irto, pronto ad un nuovo attacco.

“Ho imparato la lezione, dopo la morte del suo predecessore[ii],” disse Red Wolf da dietro l’Avversario. “Dopo avere concluso il mio apprendistato con Corvo Nero, ho intessuto la benedizione di Owayodata sul mio compagno, rendendolo impervio a molti tipi di attacchi, fisici e magici.” I colori dipinti sul suo corpo iniziarono a brillare di un fuoco arcano. “E io stesso ho imparato la buona arte delle contromisure.”

Ancora una volta, le sciabole di luce disintegrarono la pietra, e flettendo i muscoli Red Wolf si liberò!

La mano dell’Avversario ricrebbe rapidamente. “Tsk! Mi avete solo preso di sorpresa.”Ad un suo gesto, fiamme nere eruttarono contro i suoi due nemici. La magia di Red Wolf formò una barriera contro di esse, proteggendo anche i suoi compagni. Ma l’attacco del demone, invece di arrestarsi, proseguì con sempre maggiore vigore.

“Sei un mago potente, Red Wolf. Ma io sono il signore della mia dimensione.”

Ora Red Wolf stava sudando nel tentativo di contenere l’attacco, la sua staffa protesa in avanti come una lancia spartiacque. Ancora una volta, il demone aveva solo voluto saggiare la sua resistenza, e fra poco quel fuoco mistico oscuro avrebbe avuto ragione…

“Voglio dire, che razza di arrogante omuncolo sei, per competere faccia a faccia con me, io che ho sottomesso Roma in persona?”

Ma perché non stai zitto?!” tuonò una voce dal cielo. L’Avversario sollevò la testa, in tempo per vedere una mostruosa colonna di fuoco piovere su di lui!

Raptor entrò in scena come un bombardiere vivente! Inondò il nemico con un torrente capace di vaporizzare l’acciaio, e terminò l’attacco arrivando addosso al demone con tutta la sua furia, i pugni come la testa di una cometa di fuoco!

 

L’impatto riverberò come una piccola esplosione nucleare. L’onda d’urto fece sussultare le pareti del Trinity Canyon. Quanto rimaneva delle tane dei Sauridi crollò, seppellendo per sempre le loro ultime vestigia. A molti chilometri di distanza, i sismografi registrarono un evento che avrebbe allarmato la Difesa Nazionale per un buon quarto d’ora.

 

“Signore Iddio…” mormorò alcuni minuti dopo Texas Twister, libero dalla sua prigione, sollevando appena il busto. La polvere, che ricadeva come una surreale nevicata, lo fece tossire. “Non ci credo.”

Una porzione del Trinity Canyon era semplicemente scomparsa, sostituita da un cratere del diametro di cinquecento metri, dal fondo vetrificato.

Era stata opera di Raptor?! Drew Daniels osservò i suoi compagni, riviversi al suolo. “Victoria? Piccola?” si alzò in piedi, e sollevando nuvolette di polvere ad ogni passo, si chinò su di lei. Le diede degli schiaffetti al volto sporco. “Ehi, piccola, non osare farmi scherzi. Sennò a chi lo do, l’anello? Avanti, dimmi qualcosa, figlia d’un petroliere!”

“Velocità…della luce,” rispose lei, aprendo a fatica gli occhi.

Lui, che stava già per profferirsi in preghiere di ringraziamento al cielo, invece la fissò con curiosità. “Cosa?”

Shooting Star si fece aiutare a mettersi seduta. Tossì, e non obiettò a farsi mettere sul volto la bandana che portava di solito avvolta al collo. “Velocità della luce. Quando Raptor ha colpito, Ho usato a piena potenza le unità fotoniche di papà. Appena la pietra si è sbriciolata, alla velocità della luce lo scudo ci ha protetti contro il peggio dell’esplosione. Non credevo che...funzionasse?” sollevò un braccio, e le sfuggì un verso triste.

Le unità fotoniche erano andate a pezzi, ridotte a un grumo fuso di plastica, metallo e vetro.

Anche gli altri Rangers si stavano riprendendo. Puma fu il primo ad avvicinarsi alla coppia. “Hai fatto un lavoro eccezionale, Star. Ti sono grato.”

Perché non aspettate a farvi le moine?!” echeggiò la voce...dell’Avversario, dal centro del cratere! Un attimo dopo, il corpo di Raptor fu scaraventato verso il gruppo. Puma si buttò a terra a proteggere i suoi compagni, appena in tempo. Raptor urtò la parete di roccia, e vi rimbalzò con un grugnito.

Aquila Americana fu il primo a chinarsi su di lui. “Mi...dispiace...” disse la creatura, tossendo sangue. “Ho...fallito...”

“Non è vero,” disse l’Avversario, emergendo spavaldo dalla polvere. “Sei riuscito a divertirmi, guerriero. Pochi mi hanno tenuto testa come te, ma consolati: a parte uno, sono tutti morti. Come lo sarai tu*unngh!*” Aveva già sollevato il braccio crepitante di energie mistiche, quando una raffica di proiettili lo colpì alla schiena! Non proiettili comuni, ma manifestazioni eteree delle armi di Phantom Rider!

A cavallo di Banshee, l’incarnazione dello spirito di Carter Slade stava puntando le pistole sul demone. “Ora non hai più il vantaggio della sorpresa, Nazuni.”

Se possibile, il demone sogghignò ancora più ferocemente. “Così conosci il nome che mi diedero, eh? Per quello che importa!” e il suo colpo fu diretto stavolta contro lo spettrale cavaliere.

“Tappatevi le orecchie!” sibilò Puma.

Il destriero spalancò la bocca, e nitrì –un suono spaventoso come solo uno spirito degno di quel nome poteva produrre. L’aria tremolò in onde come acqua colpita da una palla di cannone. L’attacco dell’Avversario fu disperso come una fiamma nell’uragano. Poi toccò al demone stesso di essere spazzato via contro una roccia, nella quale affondò per un metro buono.

Texas Twister si sentiva come se gli avessero passato le ossa e i muscoli in un frullatore per poi essere bevuto e vomitato da un mostro innominabile. “Ma cos’è... La giornata del fuoco amico..?”

“Non dargli tregua è l’unica cosa che possiamo fare, ora,” rispose Red Wolf. “Aquila, colpiscilo con le frecce, ora!” E allo stesso tempo, sollevò la staffa, che divenne tomahawk. Impegnato com’era a difendere i suoi amici, aveva dimenticato che questo mostro aveva un preciso punto debole! Ed era ora di sfruttarlo!

“Ero già pronto,” Aquila Americana tese l’arco con tutta la sua forza. E lanciò!

Le due armi colpirono in pieno la creatura alla testa proprio mentre stava liberandosi. Il metallo e la magia esorcizzarono la nera presenza. L’Avversario urlò, prima di esplodere in un ultimo torrente di energie mistiche.

Mentre Puma aiutava Daniels e Victoria ad alzarsi, Aquila fece lo stesso con Raptor. Tranne Phantom Rider, ansavano tutti. “Diventa un Ranger,” fece Texas Twister. “Sii un eroe, gira il mondo, fatti menare... Vi secca se vi dico che non intendo rifarlo?”

Red Wolf si avvicinò a Firebird. “Prima dobbiamo aiutarla. Non può restare a lungo in queste condizioni... Ma non capisco: con l’Avversario sconfitto, dovrebbe essere cosciente ormai...”

“E chi vi ha detto che sono sconfitto?” Questa volta, venne dall’alto!

Saette oscure colpirono i Rangers prima che potessero organizzarsi. Già indeboliti dalla battaglia, caddero come mosche! Poi, i loro corpi esanimi, incluso quello di Firebird, furono sollevati in aria.

“Avete dimenticato che ho un passaggio aperto attraverso la dimensione di Set? E lui è disposto a qualunque cosa pur di liberarsi di voi inutili fardelli, anche di guarirmi con il suo stesso potere. Che fra parentesi è immensamente superiore al vostro.

“Ma ora, basta giocare e basta preferenze. Vi darò direttamente in pasto ai miei soldati, una volta che li avrò liberati!” Questa volta, l’Avversario usò il suo pieno potere con l’intenzione di distruggere il canyon stesso. Esposti i totem, avrebbe ridotto i Rangers in pezzi sufficienti perché la loro carne e il loro sangue riportasse in vita il suo esercito.

Il colpo esplose come un nero sole, avvolgendo il canyon. E quando il mistico fuoco si estinse...

Il canyon era ancora lì. Residui delle nere energie scorrevano come archi voltaici contro una specie di barriera fatta di centinaia di punti luminosi...

No, non ‘punti’.

“Si sono uniti alla lotta,” disse Red Wolf.

I fantasmi dei Sauridi riempivano il cielo come altrettante gemme. Gli spettri degli adulti, maschi e femmine, giovani e anziani, ognuno di loro guardava con odio colui che aveva violato la loro pace.

“Come è possibile..?” adesso era il turno di Nazuni di essere davvero sorpreso. Quegli spiriti inquieti non avevano il potere di interferire con il piano della realtà. Erano solo echi...

La seconda sorpresa l’ebbe quando, all’improvviso, Firebird si accese come una stella! Le costrizioni mistiche svanirono, mentre un uccello di fuoco riempiva il cielo!

Texas Twister evocò il vento e permise a sé ed i suoi amici un atterraggio morbido.

“Perché così sorpreso, demone?” disse Bonita, sospesa nel mezzo dell’effetto-fenice. “Ho semplicemente messo in comunione il mio potere con questi spiriti. E quando hai sprecato le tue forze contro di loro, ho potuto liberarmi.”

“Tu*Arrgh!*” Il pugno rostrato di Raptor lo colpì in pieno. Il guerriero-drago continuò a colpirlo ripetutamente, senza dire una parola, con gli artigli, la coda, il fuoco, usando esperienza e tecnica che non appartenevano a Jonaton Earthgreen.

L’ultimo colpo spedì l’Avversario al suolo come una bomba. Toccò a Texas Twister disorientarlo con un ciclone di potenza sufficiente a sventrare un palazzo, sollevando insieme al vento una tempesta di frammenti di roccia! E quando il vento fu calato, Puma e Aquila Americana inflissero colpo su colpo.

Red Wolf mise mano al sacchetto delle medicine. Con un gesto fluido, ne estrasse una manciata di polvere di ferro. Si limitò a soffiarla dal palmo, ed essa divenne una tempesta che avvolse e consumò quasi completamente Nazuni.

Nonostante questo assalto combinato, l’Avversario non era ancora sconfitto. Era indebolito, ma ancora pronto a dare battaglia... E una battaglia la ebbe! Gli spiriti furiosi dei Sauridi piombarono su di lui come un’unica onda di energie eteree! Lo morsero, lo artigliarono, come un’orda di predatori impazziti si accanirono sul loro nemico senza risparmiarsi.

E nonostante questo, l’Avversario riuscì a scuotersi di dosso anche questi attaccanti! “Idioti! Pensate veramente di potermi fermare con queste tattiche così primitive?!” eppure, ora il suo corpo mostrava le ferite. Il nero icore colava al suolo in rivoli densi come melassa. “Stupidi… Siete solo degli stupidi…” ripeteva, ridacchiando di un verso folle e mostruoso. Il suo sangue colava in spesse gocce ad ogni passo che faceva verso i suoi nemici. “Vi ucciderò tutti…”

“Quello che farai,” disse Firebird, gli occhi irati fiammeggianti, “sarà morire!” Protese le mani, e le fiamme partirono sotto forma del terribile uccello ad ali ed artigli spiegati, il becco spalancato in un’espressione feroce.

L’ultimo atto dell’esistenza dell’Avversario fu il suo urlo, quando il puro potere lo colpì in pieno, consumandolo completamente come una palla di neve.

E quando le fiamme si furono estinte, di un demone araldo del caos era rimasta solo qualche macchia informe di icore che il terreno assorbì rapidamente.

“Non può esserne uscito vivo, vero?” disse Twister. “Insomma, gli abbiamo lanciato contro tutto quello che avevamo!”

“Dovrebbe essere morto,” disse Raptor, atterrando. “Eppure, avverto ancora la sua presenza. E’ come se fosse tutto intorno a noi. Ma dove?”

I Rangers si scambiarono una lunga occhiata. Poi al suolo.

Il pensiero li colpì come un lampo. E quando realizzarono, era troppo tardi!

Gli spiriti dei Sauridi urlarono nuovamente, questa volta con tuta la forza della loro disperazione. Poi il suolo fu scosso da un mostruoso terremoto. Una crepa dopo l’altra apparvero in rapida successione. La roccia si alzò e si abbassò come fosse stata liquida. Contemporaneamente, un suono spaventoso, come l’ululato di decine e decine di bocche dell’inferno, echeggiò per tutto il canyon.

Le pareti iniziarono a collassare su se stesse. Il cratere sprofondò di quasi una decina di metri, sollevando una nuova nuvola di polvere. Poco distante, l’aereo dei Rangers fu sepolto da una frana immane.

Phantom Rider portò Puma con sé in sella. Raptor trasportò Aquila Americana. Firebird trasportò Red Wolf che reggeva Lobo fra le braccia. Texas Twister e Shooting Star cavalcarono i venti.

Non fu passato che mezzo minuto da questa ritirata, che il Trinity Canyon si chiuse su sé stesso con un ultimo, lungo lamento e infine con un terribile tuono. Per pochi istanti, regnò il silenzio più assoluto, tombale. Il tempo stesso sembrava essersi fermato…

Poi una vasta porzione di quello che era stato Trinity Canyon esplose. Uno spaventoso geyser di luce portò con sé migliaia di tonnellate di roccia. La luce si levò alta nel cielo, perforando le nuvole, trascinandole con sé in un vortice turbinante carico di fulmini.

La luce stessa sembrava gridare, mentre una dopo l’altra delle forme umanoidi emergevano dal suolo, sempre più riconoscibili, sempre più numerose…

“’Nazuni’ vuol dire l’’Oscuro Ingannatore’,” disse Phantom Rider. “Era questo il suo piano, se il nostro sacrificio fosse fallito.”

La luce finalmente si estinse, rivelando appieno le dimensioni dello squarcio profondo due chilometri. E, soprattutto, l’esercito rinato dei guerrieri-drago!

“Il sangue di Nazuni ci ha ridato la vita, umani,” disse uno dei guerrieri, il corpo decorato da lunghe strisce cremisi. Era così imponente da sminuire la figura di Raptor. I suoi occhi erano due pozze nere, malevole. “A lui i sacri guerrieri devono la loro rinascita. A lui ed i suoi alleati daremo la nostra fedeltà.”

Se c’era un momento in cui i Rangers temettero per la propria vita fu questo. Ricordavano bene quanto fosse stato difficile gestire due di loro. E ora erano almeno duecento!

Invece, il capo dello stormo disse, “Vi siete tuttavia battuti con onore. Oggi vi concediamo l’onore del guerriero. La prossima volta che ci incontreremo, ci pasceremo della vostra carne. Ricordatelo.” Quindi, velocissimo, lo stormo lasciò quel luogo, sparendo presto alla vista.

Il gruppo atterrò. Il Rinnegato disse, “Ora l’umanità ha un nuovo e terribile nemico. Se solo fossi riuscito a convincerli…”

“Dove è finito quel branco di Casper, a proposito?” fece Twister, guardandosi intorno. Dei Sauridi si era persa ogni traccia…

“La loro casa non esiste più,” rispose Red Wolf. “Tutto quello che li legava a questo posto è scomparso. Hanno superato questo piano, anche se non credo che siano felici di averlo fatto.”

“Cerchiamo di preoccuparci di cose più importanti,” intervenne Shooting Star. “Dobbiamo avvertire qualcuno di questo problema. E per farlo, dovremmo tornare a casa.” Indicò il deserto al tramonto con il braccio. “E non abbiamo più un veicolo!”



[i] Oggi impegnato con Gli Stupefacenti X-Men by Luca Losito, NdA

[ii] Avvenuta per opera di Bengal su Marvel Comics Presents #15